Gonzalo Higuaín

Gonzalo Higuaín

Gonzalo Gerardo Higuaín (Brest, 10 dicembre 1987) è un calciatore argentino. E’ stato un attaccante del Napoli. Con la nazionale argentina è stato vice-campione del mondo nel 2014 e vice-campione d’America nel 2015 e nel 2016.

Affermatosi come uno degli attaccanti più prolifici in attività, con 36 reti nel corso del campionato 2015-16, ha stabilito il record di reti segnate in Serie A in una singola stagione condiviso con Gino Rossetti, superando di una marcatura il precedente primatista Gunnar Nordahl. Il suo trasferimento dal Napoli alla Juventus, nel luglio 2016 per 90 milioni di euro, è stato per due anni il più costoso nella storia della Serie A.

Palmares

In carriera ha conquistato tre campionati spagnoli (2006-07, 2007-08, 2011-12). Due Supercoppe spagnole (2008 e 2012) e una Coppa di Spagna (2010-11) con il Real Madrid. Una Coppa Italia (2013-14) e una Supercoppa italiana (2014) con il Napoli. Due campionati italiani (2016-17 e 2017-18) e due Coppe Italia (2016-17 e 2017-18) con la Juventus, una UEFA Europa League (2018-2019) con il Chelsea.

Ha totalizzato 75 presenze con la nazionale argentina, della quale è il sesto calciatore assoluto sia nel computo totale dei gol realizzati (31) sia per quanto riguarda le marcature nei campionati del mondo.

Biografia

È figlio d’arte: il padre Jorge, ex difensore, ha trascorso quasi per intero la propria carriera in Argentina, tranne un anno nel Brest; Gonzalo Higuaín nacque nell’omonima città francese proprio nel corso di quell’anno.[12] Ha tre fratelli, Nicolás, Lautaro e Federico; quest’ultimo è anch’egli un calciatore professionista.

È soprannominato El Pipita, che trae origine dal soprannome del padre, detto El Pipa. Sua madre, Nancy Zacarías, è una pittrice.

Trascorre i primi mesi della sua infanzia in Francia, quindi fa ritorno in terra argentina poiché il padre viene ingaggiato dal River Plate.

Nel 1998 tornò per breve tempo in Francia, quando accompagnò il padre impegnato in una ricerca di giovani talenti per conto dell’allora commissario tecnico della nazionale argentina, Daniel Passarella. Sarebbe stato proprio lo stesso Passarella, otto anni dopo, a concedere al giovane Higuaín una maglia da titolare e l’occasione di mettersi in mostra con il River.

Caratteristiche tecniche

Gonzalo Higuaín è un «attaccante d’area di rigore», forte fisicamente e abile con entrambi i piedi. Oltre ad essere un eccellente finalizzatore, è propenso ai ripiegamenti a centrocampo, con cui contribuisce alla fase difensiva; è inoltre dotato di un’ottima visione di gioco, che gli consente di risultare decisivo anche come uomo assist. Pur essendo in possesso di buoni mezzi tecnici, è più concreto che elegante. Dinamico e determinato, ha nell’emotività il suo principale punto debole.

Diego Armando Maradona ha affermato di rivedere in Higuaín alcune caratteristiche dei connazionali Hernán Crespo e Gabriel Batistuta, definendolo un attaccante completo e abile nei movimenti smarcanti.

Carriera

Club

Gli esordi e il River Plate

Dopo essere rientrato dalla Francia insieme alla sua famiglia, Gonzalo Higuaín muove i primi passi all’Atlético Palermo. Da qui il River Plate lo acquista all’età di 10 anni.

Dopo aver effettuato la trafila delle giovanili, a 17 anni il tecnico Leonardo Astrada lo fa debuttare in prima squadra il 29 maggio 2005 nella sconfitta interna per 1-2 contro il Gimnasia La Plata al Monumental. In questo scorcio di stagione colleziona altre 3 presenze.

Poco utilizzato dal successivo tecnico del River Plate, Reinaldo Merlo, trova spazio con maggiore continuità con l’approdo di Daniel Passarella alla guida tecnica del River Plate. Realizza la prima rete il 12 febbraio 2006 nel 3-1 ai danni del Banfield. In Coppa Libertadores realizza una doppietta contro il Corinthians, decisiva nel 3-2 finale a favore del River Plate.

Il River Plate cede quindi il 50% del suo cartellino al club svizzero del Locarno, espressione di un gruppo di investitori internazionali, per circa 8 milioni di dollari. Autore di cinque reti nel torneo di Apertura 2006, l’8 ottobre 2006, con una doppietta guida il River Plate alla vittoria per 3-1 nel Superclásico contro il Boca Juniors.

Real Madrid

«Il suo talento è grande quasi quanto la sua umiltà.»

Ramòn Calderòn

Le ottime prestazioni con la maglia del River Plate proiettano l’attaccante argentino in Europa e il 14 dicembre 2006, pochi giorni dopo aver compiuto 19 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Real Madrid per la cifra di 13 milioni di euro, su indicazione dell’allenatore Fabio Capello,[28] firmando un contratto di sei anni e mezzo a decorrere dal gennaio seguente.

Debutta con il Real Madrid l’11 gennaio 2007 nella gara di Coppa del Re contro il Betis, valida per gli ottavi di finale e terminata 0-0, disputando l’intera partita.[37] Firma la prima rete il 24 febbraio seguente nel derby contro l’Atlético Madrid, realizzando il gol del definitivo 1-1 all’Estadio Vicente Calderón. Tre giorni prima aveva esordito nella massima competizione europea, la Champions League, partendo da titolare nella gara contro il Bayern Monaco, valida per l’andata degli ottavi di finale e vinta dal Real Madrid per 3-2. In campionato realizza il secondo gol siglando il definitivo 4-3 ai danni dell’Espanyol decisivo nella conquista del titolo spagnolo.

Chiuso da Raul

Nella stagione seguente, con il nuovo allenatore Bernd Schuster alla guida del Real Madrid, stenta a trovare continuità di prestazioni, chiuso da Raúl e van Nistelrooij, con il tecnico tedesco che lo schiera sovente anche fuori ruolo, dichiarando di “non sapere dove metterlo” e arrivando a dubitare soprattutto delle reali capacità realizzative del giocatore. Vince nuovamente il campionato facendo registrare 8 reti in 25 partite.

Con l’avvento in panchina di Juande Ramos riesce finalmente a trovare continuità d’impiego e un rendimento di altissimo profilo. Il 24 agosto 2008 vince la Supercoppa di Spagna siglando il gol del momentaneo 4-1 ai danni del Valencia nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu (la partita si sarebbe poi conclusa 4-2 in favore dei Blancos). In questa stagione, complice un grave infortunio occorso a van Nistelrooij, consolida il suo ruolo nell’undici titolare del Real Madrid e riesce a trovare continuità d’impiego e un rendimento d’alto profilo.[19] Il 26 ottobre realizza la sua prima doppietta stagionale, sempre in Liga, contribuendo al 3-2 finale nella gara contro l’Athletic Bilbao. L’8 novembre realizza invece la sua prima quaterna in carriera ai danni del Málaga. In totale realizza 22 reti e 9 assist in 35 partite, affermandosi come miglior marcatore stagionale della squadra.

Con Pellegrini

Nel campionato 2009-10 arriva il cileno Manuel Pellegrini come nuovo allenatore del Real Madrid, con cui l’attaccante argentino instaura un buon rapporto. Il 14 marzo 2010 segna una tripletta nella gara di ritorno contro il Real Valladolid. A fine stagione si conferma miglior cannoniere del Real Madrid con 27 reti, una in più del nuovo compagno di squadra Cristiano Ronaldo, grazie alle quali è anche vice-capocannoniere della Liga alle spalle di Lionel Messi, che ne sigla 34. Nell’intera stagione mette a segno 29 reti in 40 partite tra campionato e coppe.

Il 7 giugno 2010 rinnova il contratto con il Real Madrid fino al 2016, anche se con l’arrivo dell’allenatore portoghese José Mourinho sulla panchina del Real Madrid viene utilizzato con meno continuità.

Rete 700 del Real Madrid

Il 3 novembre entra nella storia del club spagnolo siglando, ai danni del Milan, la rete numero 700 del Real Madrid nella massima competizione europea, prima squadra a raggiungere tale cifra per quanto concerne i gol realizzati. L’11 gennaio 2011 viene sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione di un’ernia del disco, operazione che lo tiene lontano dai campi di gioco per tre mesi. Il 20 aprile, pur non scendendo in campo, conquista la sua prima Coppa del Re, superando in finale il Barcellona 1-0 al termine dei supplementari. Al termine dell’annata segna 13 gol in 25 presenze tra campionato e coppe.

Il 24 marzo 2012 raggiunge quota 100 gol con il Real Madrid. Il 21 aprile il Real Madrid conquista la Liga battendo 2-1 il Barcellona al Camp Nou. Higuaín conclude la stagione siglando 22 reti, riprendendosi il posto in squadra dopo che l’anno precedente era stato utilizzato da Mourinho con scarso minutaggio. Con Benzema (21 reti) e Cristiano Ronaldo (46) forma in questa stagione il tridente d’attacco più prolifico nella storia del Real Madrid e della Liga spagnola.

Supercoppa di Spagna

Il 29 agosto 2012 Gonzalo Higuaín si aggiudica la Supercoppa di Spagna ai danni del Barcellona, aprendo le marcature nella gara di ritorno a Madrid, terminata 2-1 per i padroni di casa, i quali si aggiudicano il trofeo in virtù della regola dei gol fuori casa.

Alternatosi a Benzema nel ruolo di titolare, a fine stagione esprime, di comune accordo con la società, la volontà di lasciare il Real, che lascia dopo sei stagioni e mezzo con sei trofei vinti, 264 partite giocate e 121 reti realizzate.

Napoli

Il 27 luglio 2013 Gonzalo Higuaín viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli per 37 milioni di euro più 3 di bonus. Sceglie la maglia numero 9.

Esordisce con il Napoli e nel campionato italiano il 25 agosto contro il Bologna. Mette a segno la sua prima rete in campionato la settimana seguente contro il Chievo. Il 3 maggio 2014 seguente vince il suo primo trofeo con il Napoli. La conquista della Coppa Italia. Superando nella finale dello Stadio Olimpico di Roma la Fiorentina per 3-1. Conclude la stagione con 24 reti in 46 presenze tra campionato e coppe, risultando il capocannoniere stagionale della propria squadra.

Supercoppa Italiana

Il 22 dicembre si aggiudica ai rigori la Supercoppa italiana contro la Juventus. Dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano terminati sul 2-2, dove Higuaín si era peraltro reso autore di una doppietta.

In merito a un episodio verificatosi il 10 maggio 2015 al termine del pareggio 2-2 contro il Parma, Gonzalo Higuaín, infastidito da una presunta perdita di tempo, pronuncia frasi ingiuriose all’indirizzo della squadra emiliana; il giudice sportivo Gianpaolo Tosel gli commina quindi una multa di 10 000 euro.

Il 31 maggio, nell’ultima di campionato in casa contro la Lazio, sfida decisiva per la qualificazione ai preliminari di Champions League, realizza la doppietta che vale la rimonta da 0-2 a 2-2, fallendo tuttavia il rigore del possibile 3-2; in seguito all’errore dal dischetto, il quarto stagionale, i biancocelesti realizzano altri due gol, conquistando la vittoria e la conseguente qualificazione alla massima competizione europea. Conclude la stagione con 29 reti in 58 presenze tra campionato e coppe, confermandosi per il secondo anno consecutivo il capocannoniere stagionale del Napoli.

2015-2016: il record di gol in Serie A

L’8 novembre in Napoli-Udinese, terminata 1-0 in favore dei padroni di casa, realizza il suo 200º gol in carriera in squadre di club. Il 30 novembre segna una doppietta contro l’Inter nel 2-1 conclusivo, permettendo alla squadra di conquistare la vetta solitaria della classifica, a venticinque anni dall’ultima volta.

Nel corso della stagione raggiunge alcuni traguardi significativi: entra nella top ten dei migliori marcatori della storia del Napoli, toccando quota 70 reti complessive; va a segno per sei giornate consecutive, eguagliando la striscia positiva di Maradona nella stagione 1987-88; supera inoltre il proprio primato personale di gol segnati in una stagione (27) e le 29 reti di Cavani. Fino ad allora il miglior cannoniere stagionale nella storia degli azzurri (limitatamente al campionato). Nella gara contro l’Udinese, persa per 3-1, raggiunge le 100 presenze in Serie A e realizza il trentesimo centro stagionale; nella partita è tuttavia protagonista di una reazione scomposta verso l’arbitro Massimiliano Irrati, che lo aveva espulso per somma di ammonizioni; ciò determina la squalifica di Higuaín per quattro giornate, poi ridotte a tre a seguito del ricorso presentato dal Napoli.

Il record di reti in Serie A

Il 14 maggio nell’ultima giornata contro il Frosinone, il Napoli vince 4-0. Gonzalo Higuaín realizza la tripletta che gli consente di chiudere il campionato con 36 reti in 35 partite. Vince la classifica marcatori e supera il record assoluto di reti in un singolo campionato italiano. Fino ad allora il record era appartenuto a Nordahl nella stagione 1949-50. Eguagliato inoltre quello di Rossetti che resisteva dal 1928-29, quando il campionato si disputava a più gironi.